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Educazione e oratori, il lavoro di Pepita

Pepita lavora con gli oratori da 20 anni per dare supporto alle famiglie e ai loro ragazzi in modo professionale, continuativo e realmente educativo.

Educazione all’affettività, al rispetto di sé e degli altri, la sensibilizzazione come prevenzione del disagio giovanile, la formazione professionale come strumento di prossimità educativa per animatori, sono alla base della metodologia di intervento di Pepita in supporto al lavoro dell’oratorio di oggi.

Laboratori, workshop, corsi di formazione, percorsi formativi, centri estivi, eventi di intrattenimento per ragazzi e famiglie sono alcuni degli strumenti educativi di Pepita per gli oratori.

Pepita lavora con gli oratori affinché il loro ruolo sia realizzato in maniera sempre più professionale, integrata e continuativa. Gli oratori oggi sono centri di incontro e punti di riferimento per famiglie di diverse origini e culture, accumunate spesso da difficoltà di gestione dei ragazzi a causa del carico di lavoro dei genitori. L’oratorio, oltre che luogo di accoglienza, è anche un luogo educativo e formativo in cui i giovani e le loro famiglie possono fare rete, ricevere e darsi supporto, trovare strumenti concreti di sollievo da situazioni difficili. 

Educazione e oratorio come punto di riferimento sociale

L’oratorio è, inoltre, accompagnato da Pepita nella progettazione delle strategie, adattate anche alle nuove necessità educative. L’accompagnamento progettuale si concretizza anche nel supporto alla redazione di progetti per la partecipazione a bandi, sia locali che nazionali.

L’oratorio è accompagnato nel corso dell’anno scolastico nell’organizzazione di laboratori e workshop per ragazzi, attività di doposcuola e supporto per i compiti, organizzazione di attività sportive e formative per ragazzi.

Gli educatori Pepita organizzano inoltre eventi, spettacoli e grandi giochi per famiglie presso gli oratori, così come incontri tematici per genitori e iniziative di aggregazione sociale. 

Educazione e welfare

Pepita supporta gli oratori nella definizione e realizzazione di attività di supporto alle famiglie con bambini, sia dal punto di vista logistico che di educazione e formazione.

L’oratorio, grazie al servizio che offre quotidianamente, oggi più che mai può diventare luogo di riferimento per ripensare gli strumenti di welfare e stimolare la partecipazione e interazione della collettività, soprattutto in situazioni di povertà economica. La povertà economica genera spesso chiusura e l’isolamento amplifica quelle che sono le problematiche comuni alle famiglie con adolescenti: il confronto, la condivisione, il supporto reciproco collettivo sono grandi forze di cui la società umana ha sempre avuto bisogno per sopravvivere ed evolvere. E l’oratorio può assolvere a ruolo di promotore di tali forze. 

Educazione e formazione degli educatori

Pepita realizza corsi di formazione per animatori, educatori professionisti e catechisti tenuti da psicologi dell’età evolutiva, pedagogisti ed educatori con pluriennale esperienza. 

I corsi di formazione per educatori possono essere sia di formazione generale che formazione specifica su tematiche quali, ad esempio, bullismo e cyberbullismo, legalità, dipendenze, violenza tra pari.

Pepita ha sviluppato una forte esperienza anche nella peer education, l’educazione tra pari che stimola la relazione e il supporto reciproco tra ragazzi di età vicine.

Educazione e centri estivi

L’organizzazione dei centri estivi, dalla formazione alla realizzazione, passando per la progettazione, è parte fondante dell’attività Pepita: ogni oratorio viene affiancato per la realizzazione del progetto educativo più adatto al contesto sociale, territoriale e temporale.

Pepita supporta l’attività negli Oratori e nei centri estivi con:

    • Educatori professionali che operano nelle diverse realtà per tutto l’anno o per l’estate.
    • Corsi di formazione per animatori, educatori, catechisti, allenatori, genitori.
    • Percorsi formativi con tematiche specifiche (affettività, educazione al gioco, uso corretto delle nuove tecnologie, bullismo e cyberbullismo, dipendenze)

    L’Educazione tramite la peer education

    La peer education si basa sul processo di trasmissione di conoscenze ed esperienze tra i membri di un gruppo di pari, all’interno di un piano che prevede finalità, tempi, modi, ruoli e strumenti ben strutturati.
    Dare formazione professionale ai cosiddetti peer i pari, i coetanei- fa sì che essi stessi possano poi essere di supporto nel tempo a ragazzi che vivono potenziali o reali situazioni di disagio giovanile; i giovani formati possono così fare da recettori e in seguito trasmettitori delle problematiche ai professionisti di competenza e potranno a loro volta fare da formatori ad altri peer.

    I ragazzi formati apprendono anche le tecniche per formare a loro volta altri giovani. La “formazione del formatore” porta così allo sviluppo di un circolo virtuoso che nel tempo mantiene e amplifica il passaggio di informazioni costruttive e di supporto all’adolescente in difficoltà.

    I giovani sono formati con metodologie fresche e dinamiche, che hanno quattro finalità specifiche:

      • Acquisire capacità di ascolto del disagio
      • Individuare situazioni potenzialmente pericolose o patologiche e informare gli adulti di riferimento
      • Essere formatori di altri gruppi di ragazzi
      • Aumentare la propria autostima e capacità relazionali e comunicative

      I temi contenuti nella formazione riguardano l’ascolto e l’eventuale individuazione di problematiche quali: bullismo, cyberbullismo, sexting, revenge porn, dipendenza da sostanze, disordini alimentari, disagi intra-familiari e scolastici, educazione alla legalità.

      Gli obiettivi della peer education e della formazione di formatori sono:

      • Contrasto alla povertà culturale e cognitiva e del conseguente isolamento delle famiglie e dei minori adolescenti
      • Formazione di giovani come antenne locali per il contrasto al disagio giovanile
      • Supporto alla crescita dell’autostima dei ragazzi formati
      • Supporto psicologico a ragazzi adolescenti con disagi non patologici
      • Supporto psicologico a famiglie con figli adolescenti con disagi non patologici
      • Prevenzione della degenerazione di disagi non patologici in patologici
      • Stimolo al protagonismo, alla pro-attività e alla partecipazione dei soggetti coinvolti nel superamento dei disagi giovanili
      • Stimolo all’interazione di enti, associazioni e soggetti educativi attivi in ambito minori

      Le conseguenze di tali interventi sono:

      • Aumento consapevolezza e della professionalità da parte dei giovani che possono supportare altri giovani
      • Aumento della condivisione e risoluzione di problematiche personali dell’adolescente in seguito al dialogo con il coetaneo ed eventuale coinvolgimento delle risorse locali
      • Condivisione sociale e conseguente alleggerimento del carico educativo della famiglia
      • Incremento del confronto costruttivo tra adolescenti
      • Incremento dell’interazione costruttiva e del superamento del disagio tra soggetti che condividono problematiche simili (giovani con i giovani, le famiglie con altre famiglie, educatori con giovani e famiglie)
      • Incremento delle sinergie locali in ambito contrasto disagio giovanile (famiglia/giovani/oratorio)
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      • Sei formatore presso un’associazione sportiva o culturale? Scopri di più qui
      • Sei interessato a formazione in genitorialità? Scopri di più qui
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