L’importanza di mettersi in gioco
La campagna di Pepita per l’estate 2023 rilancia il valore del gioco nella vita dei ragazzi e nel ruolo dei genitori.
Sport, laboratori, arte, musica, teatro e animazione. Cos’hanno in comune tutte queste attività? Il concetto di gioco, inteso come insieme di azioni che stimolano lo sviluppo cognitivo, fisico, relazionale, emotivo e critico durante il percorso di crescita.
Il termine “giocare” implica il concetto di divertimento, ma anche qui dovremmo metterci d’accordo, su cosa significa “divertirsi” in ambito educativo.
Più che il filosofo Pascal, con la sua teoria sul divertissement, ad aiutarci a capire l’importanza del gioco è lo svizzero Piaget, che per tutto il secolo scorso ha attribuito un valore fondamentale a tutte le attività di tipo ludico, da quelle motorie a quelle intellettive, da quelle sociali a quelle morali.
Il gioco ha senza dubbio un peso rilevante nella costruzione della memoria, nella definizione dei ragionamenti, della creatività e della capacità di analisi, adattamento e reazione agli stimoli esterni.
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L’importanza dello stare insieme
Tuttavia è l’elemento valoriale, quello che Pepita vuole sottolineare come pietra angolare di un’attività tanto semplice quanto sottostimata: lo stare insieme.
Sembra scontato, naturale, ma per “stare insieme” agli altri, in mezzo ai coetanei, sotto la guida di animatori, allenatori o educatori, servono regole, impegno e una serie di princìpi condivisi quali rispetto, empatia, fratellanza, solidarietà e disponibilità.
In poche parole, prima di giocare bisogna “Mettersi in gioco”. È questo il titolo della campagna lanciata da Pepita per l’estate 2023.
Un invito rivolto anzitutto ai ragazzi, a partire da quelli che stiamo incontrando nei nostri campi estivi in tutto il territorio nazionale. Milioni di bambini e adolescenti in modalità pausa da aule, appelli e interrogazioni.
Una lunga vacanza fino a metà settembre non significa usare il cervello come un power bank per smartphone e tablet. E allora schiena dritta e gambe in spalla!
Alternare al relax estivo una sana attività fisica, approcciare nuove discipline sportive, cimentarsi nella danza, nella recitazione o nell’artigianato aiuta a conoscere sé stessi e a riconoscere i propri talenti o, perché no, i propri limiti.
Non è necessario eccellere, tanto che l’essenza del gioco, ancor più che la competizione, è la leggerezza. Un autogol, un capitombolo o una papera sul palco valgono bene la consapevolezza di averci provato.
Basterà un sorriso, un semplice abbraccio per capire che il risultato più grande non è quello sul tabellone, non sono gli applausi o i complimenti. Il senso ultimo sarà proprio quello di aver incontrato, condiviso, sperimentato, scoperto e imparato qualcosa in più di ieri. In una parola, di aver partecipato al gioco più importante, vivere pienamente il proprio tempo.
Gli arbitri, i giudici di questa partita determinante per le nuove generazioni siamo noi adulti. Distratti e immersi a nostra volta in un percorso di crescita pieno di lacune e destinato, come gli esami, a non finire mai.
I cosiddetti “grandi”, che hanno perso la capacità di essere piccoli. Di godere delle cose semplici, come cantare una canzone o giocare in un cortile.
Ricominciamo da qui, facciamolo insieme ai nostri figli. Quest’estate, “mettiamoci in gioco”!
L’estate di pepita a tre zeri!
Le attività estive di Pepita per l’estate 2023 hanno coinvolto più di 19.000 ragazzi in tutta Italia!