La giornata nazionale per la promozione della lettura ci ricorda l’importanza che il libro riveste nella nostra vita. Uno strumento da sfogliare, che regala emozioni straordinarie e sorprendenti in cambio di una piccola fatica, che in realtà si rivela nel tempo un romantico piacere: leggere.
La lettura: un esercizio di conoscenza da condividere in famiglia
Per sé e per gli altri, leggere rappresenta un piccolo, grande esercizio quotidiano di conoscenza. Pagina dopo pagina impariamo qualcosa di più, su noi stessi e sul mondo che ci circonda.
Per questo la lettura è così importante per i bambini, dalla nascita in poi. Leggendo si impara a riconoscere le voci dei genitori, si scoprono le emozioni e i sentimenti, si sviluppa e si allena l’immaginazione. Un viaggio nel mondo della parola che riguarda tutta la famiglia.
L’Osservatorio sulla lettura attesta la riscoperta dei libri per bambini
In un quadro che da anni racconta una profonda crisi della lettura, in particolare nel nostro Paese, l’ultima indagine dell’Osservatorio sulla lettura e i consumi culturali segna un dato in controtendenza. Un segnale positivo rispetto agli ultimi anni, che giunge proprio a ridosso del 24 marzo, il giorno della lettura.
Il numero delle copie vendute nella fascia dei bambini più piccoli è superiore a quello prodotto. Le rilevazioni, dopo il lungo periodo di restrizioni imposte dalla pandemia, attestano che i genitori hanno riscoperto il valore dei libri per i propri figli, a partire dai volumi interattivi e da quelli sonori.
Nell’arco del 2022 sono stati acquistati oltre 23 milioni di libri per bambini e ragazzi, circa 2,5 milioni in più rispetto al triennio precedente.
Numeri particolarmente interessanti, che tendono ad assimilare nella media il picco di vendite durante i periodi più duri del lockdown, quando il libro per bambini fu in cima agli acquisti online degli italiani.
I bambini italiani leggono di più
La logica conseguenza vede l’aumento dei lettori, per buona parte legato a doppio nodo all’impennata sul mercato dei libri per bambini.
Se nel 2019, il 78 per cento dei genitori dichiarava di aver letto almeno un libro insieme a suo figlio, nel 2022 il dato cresce all’84 per cento.
Un trend positivo, in particolare per la fascia 0-5 anni, che trova conferma nelle nuove generazioni, anche nelle prime letture in autonomia.
I bambini e i ragazzi italiani, dopo la pandemia, leggono di più.
Secondo gli ultimi dati riferiti ai primi mesi del 2023, nella fascia 4-14 anni il 96 per cento ha letto almeno un libro non scolastico negli ultimi dodici mesi, contro il 75 del 2018.
Nella fascia 0-3 anni, le letture ad alta voce di genitori e insegnanti, l’esperienza di libri tattili, illustrati o da colorare hanno coinvolto il 70 per cento dei bambini, contro il 49 del 2018.
Una crescita poderosa, frutto di una maggiore consapevolezza dei genitori più giovani, più attenti al ruolo che i libri e la lettura hanno nello sviluppo del bambino.
Anche la frequentazione di luoghi come librerie e biblioteche segna un aumento verticale da parte dei più giovani, alla ricerca di spazi dedicati.
La lettura, infatti, aiuta il linguaggio, aumenta il vocabolario, trasmette valori e rende creativi.
Lettura e DSA
Il libro, in tutte le sue declinazioni, favorisce le capacità cognitive, ma alcuni bambini possono manifestare delle difficoltà. Se i disturbi dell’apprendimento, generalmente, sono diagnosticati dalla scuola primaria, già in età prescolare molti dei problemi riscontrati nel linguaggio o nella pronuncia possono risolversi con il tempo e l’esercizio.
La ricerca di parole in rima tra loro, ad esempio, può rappresentare un valido aiuto. Altra importante fonte di potenziamento del linguaggio orale è l’ascolto. Leggere insieme filastrocche, canzoncine e poesie migliora le abilità dei bimbi.
Uno studio recente condotto dall’Università di Oxford ha dimostrato che i bambini e le bambine abituati alla lettura sviluppano nel tempo una migliore alfabetizzazione fonologica e di scrittura, anche nei casi di deficit d’attenzione.
Gli strumenti di Pepita
Pepita è da sempre attenta alla tematica dei Disturbi dell’apprendimento, con webinar dedicati, laboratori e attività nelle scuole, insieme a Fondazione Carolina.
Una tematica particolarmente sensibile per le famiglie, che Pepita ha messo al centro di nuovi strumenti e proposte formative, presto a disposizione di tutta la comunità educante.