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Dialogo, fiducia, ascolto e relazione. Tutti questi elementi sono alla base di una corretta gestione dei disturbi dell’apprendimento. Parliamo di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Gli studenti con Dsa non necessitano di un insegnante di sostegno, a meno della compresenza di altre patologie, ma il loro inserimento nella didattica e delle dinamiche del gruppo classe è strettamente connesso al rapporto tra genitori e insegnanti

DIAGNOSI PRECOCE PER COSTRUIRE UN PERCORSO DI TUTELA

Un rapporto scuola-famiglia che nasce sin dalla fase più delicata, quella della diagnosi. Una diagnosi precoce, infatti, è fondamentale per costruire un percorso di tutela e di serenità attorno agli studenti con questo tipo di caratteristiche. Ancora oggi, i Dsa sono ritenuti la causa principale di difficoltà e abbandono scolastico. D’altro canto, nel corso degli anni è gradualmente cresciuta la consapevolezza attorno a questa tematica, con un incremento delle certificazioni rilasciate per le varie tipologie di disturbo. Lo confermano i numeri riportati dal Ministero dell’Istruzione: quasi il 5 per cento su un totale di oltre 6 milioni di studenti, dalla primaria alle secondarie di secondo grado, rientra in questa casistica. Un dato in costante crescita negli ultimi anni, che denota una maggiore consapevolezza attorno ad un fenomeno spesso sottovalutato.

AUTOSTIMA E SENSO DI APPARTENENZA

Una corretta e tempestiva diagnosi, infatti, è solo il primo passo di un percorso che può e deve accompagnare gli studenti con Dsa lungo tutta la propria esperienza scolastica. Al di là degli strumenti, dei supporti e delle metodologie messe a disposizione dei ragazzi, autostima e senso di appartenenza al gruppo classe sono prerogative indispensabili per qualsiasi successo formativo. In questo senso l’obiettivo più importante è quello di sostenere gli sforzi degli studenti, soprattutto i più piccoli, gratificandoli a fronte dei piccoli traguardi raggiunti, giorno dopo giorno.

In questa logica risulta determinante la continuità del confronto, non solo con la famiglia, ma anche con gli altri insegnanti. Lo stesso vale per il coinvolgimento dell’intera classe, spiegando ai compagni di classe il diverso funzionamento cognitivo del loro coetaneo, chiedendo loro di supportarlo al meglio per favorire il suo apprendimento.

  1. Cosa fare con la scuola in caso di diagnosi di DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) da parte dell’Asl o di un centro privato convenzionato?
  2. Come si configura un efficace Piano Didattico Personalizzato?
  3. Quali sono gli strumenti a disposizione delle famiglie?

Sono tante le domande da parte dei genitori, spesso impreparati e smarriti, quando esistono dei diritti e dei percorsi di tutela sui quali fare affidamento, a disposizione di tutta la comunità educante.

DSA BASE: PRIMO WEBINAR DEL CICLO

Servizi, diritti e strumenti che Pepita ha riassunto nel primo del ciclo di webinar dedicato alla Generazione Z e rivolto agli adulti con responsabilità educativa.

Appuntamento sabato mattina 26 novembre, dalle ore 9.30 alle 12.30. Il corso, attraverso la piattaforma Zoom, è suddiviso in 3 moduli da 50 minuti ciascuno.

Info e iscrizioni a questo link.

Photo credits: Cecilia Spalletti