Animatore fa spesso rima con divertimento e spensieratezza, ma dietro l’impegno di tanti ragazzi nei confronti di bambini e preadolescenti c’è molto, molto di più. Per accompagnare le giovani generazioni è necessario intraprendere un percorso, che possa arricchire la già nobile predisposizione a ricoprire il ruolo di sorelle e fratelli maggiori durante le ore in oratorio, piuttosto che nelle lunghe giornate dei centri estivi.
Un riferimento prossimo, quasi automatico per i più piccoli, ma non per questo scevro di un approccio relazionale che non può che guardare alla sfera educativa.
Responsabilità, guida, perfino leadership, sono concetti che i giovani animatori applicano ogni giorno, traducendo le loro attitudini sul piano pratico.
Oratori e Centri estivi sono dimensioni educative fondamentali per dare supporto alle famiglie e, soprattutto, per restituire a bambini e adolescenti quel senso di comunità che tanto la pandemia ha compromesso negli ultimi due anni.
Pepita, forte di un’esperienza pluriennale con gli animatori, ha strutturato diversi percorsi per organizzare e declinare i talenti educativi dei ragazzi attraverso momenti formativi differenziati: dagli animatori esordienti a quelli più esperti.
Un po’ come quando al cinema si aspetta la fine dello spettacolo precedente per capire se vale la pena acquistare il biglietto per quel film o per un altro titolo. Ecco, gli animatori sono quelli che hanno vissuto quelle stesse esperienze appena prima e che possono aiutare a vivere al meglio.
Presenza, accompagnamento, esempio, crescita. Il buon animatore interpreta questi valori attorno ai quali costruire quel bagaglio di esperienza, sentimenti e conoscenze propedeutico anche per il proprio futuro, nella professione come nella vita.
Ecco perché Pepita, con i suoi professionisti, suggerisce di vivere i luoghi educativi anche da questo punto di vista. Quello degli animatori.